Generalmente 
              parliamo di aceto per indicare quel condimento molto aspro che aggiungiamo 
              alle insalate. La base è costituita da vino ossidato al quale viene 
              aggiunta una madre di batteri acetici che portano alla formazione 
              di acido acetico. La base può essere un vino ma anche del sidro 
              di mele o altra sostanza perché in grado di reagire ai batteri acetici. 
              
              
                    Esistono però altri tipi di 
              aceto, ad esempio l'
aceto balsamico 
              che come caratteri organolettici rispetto all'aceto normale ha innanzitutto 
              una componente di acido acetico inferiore, ma soprattutto parte 
              da una base che non è una sostanza di scarto bensì una base di mosto 
              cotto ottenuto da uve coltivate appositamente per questo scopo. 
              Sono uve particolarmente concentrate che si fanno surmaturare e 
              danno un certo residuo zuccherino, una componente polifenolica, 
              in sostanza una componente morbida superiore all'aceto normale.
              
                    In effetti i caratteri dell'aceto 
              balsamico sono certo di 
tendenza acida ma anche di 
tendenza 
              dolce che l'aceto normale non ha assolutamente tanto da rendere 
              quasi impossibile l'abbinamento con il vino se presente in quantità 
              esagerata. Pertanto quando l'aceto si fa balsamico smorza nettamente 
              la tendenza acida che c'è comunque ma diventa abbastanza percettibile 
              e non più percettibile o molto percettibile come lo è nell'aceto 
              normale, e subentra anche la tendenza dolce insieme ad una maggiore 
              
aromaticità insieme ad una 
persistenza gusto-olfattiva. 
              L'aromaticità dipende dal fatto che è prodotto con del mosto cotto 
              più ricco e concentrato, in sostanza di maggiore qualità. In più 
              ha anche l'invecchiamento in legno. 
              
              
                 
                        A 
                    parte alcuni aceti balsamici di minore qualità ma anche di 
                    bassissimo prezzo, tutti gli altri subiscono un invecchiamento 
                    in legno in botti di piccola capacità (caratelli). I legni 
                    che vengo utilizzati sono diversi, dal rovere al ciliegio 
                    al castagno, per finire col ginepro ed il gelso 
                    che conferiscono rispettivamente aromi accentuati e delicatezza.                    | 
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                     L'invecchiamento viene effettuato 
              con una successione di legni diversi per passare dalla maturazione 
              vera e propria all'affinamento ed al conferimento di aromi fini 
              e dolci. Questa disposizione di caratelli viene detta "
batteria 
              modenese".